Forever
Michele Chiossi
Collages. Materiali diversi forme creative del molteplice
Non ci si illuda, Chiossi non ha realizzato solamente un vassoio a forma di diamante. Ha raccontato una storia, ideale per essere servita: il marmo carrarese per secoli è stato estratto con la sola forza delle braccia degli operai, non esistevano infatti macchinari che potessero venire loro in aiuto se non cunei di legno o di ferro piantati con la punta. Poi venne l’esplosivo nel Settecento e il filo elicoidale nell’Ottocento, infine solo negli anni ’80 del Novecento ecco l’innovazione del filo diamantato per staccare dal monte la tagliata. Tutto un mondo in un oggetto che sì è “per sempre” un vassoio in marmo bianco statuario e bardiglio. A forma di diamante.
Contemporary
Michele Chiossi, scultore toscano che nel marmo ha trovato il proprio medium per raccontare la modernità con i suoi simboli e le sue mitologie, firma la collezione Contemporary. Un emoji può essere vassoio; un cuore emoji, non necessariamente trafitto, può diventare luogo di creazione in cucina, tagliere o piano di lavoro; un diamante e’ per sempre. Un tratto, lo zig-zag, concede al marmo un momento di follia, verticalizzandosi in vaso; una bandiera specchiare un’immagine ideale di noi stessi. Oggetti unici da vivere in coppia, da regalare agli amici, gioielli del nostro vivere quotidiano.
Informazioni Tecniche
Dimensioni
35 x 35 x 2 cm
Finitura manuale, Made in Italy.
Informazioni utili
I prodotti in marmo MMAIRO sono realizzati con materiali pregiati e vanno maneggiati con cura. Le eventuali differenze tra un pezzo e l'altro e di ciascun pezzo rispetto al catalogo sono da considerarsi un pregio del prodotto, e conferma della sua unicità. L'uso di sostanze acide o corrosive può alterare la finitura della superficie. Si consiglia di lavare a mano. I prodotti sono trattati con procedura antimacchia, ove previsto compatibile con alimenti.
Michele Chiossi
La sua ricerca è caratterizzata da continue analisi su i mood che segnano il nostro vivere e il nostro quotidiano, interpretandoli in originali still lives e in poetiche reverie. Rinnova il linguaggio attraverso la riprogrammazione della scultura. Rilegge infatti le forme nel suo peculiare tratto a zig zag; e, riscrive la statuaria nella plasticità del modellato utilizzando materiali nobili (sopratutto il marmo) ma anche quelli più tecnologici (neon, gomme uretaniche, resine epossidiche) e utilizzandoli spesso, in modo combinatorio. La sua ampia attività espositiva inizia nel 1996 esponendo in prestigiose Gallerie d’arte con mostre personali e collettive, ed è presente nelle più importanti fiere italiane e, internazionali.